A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, la maggior parte di noi si è ritrovato in una realtà così ferma, ma altrettanto senza fiato ed irrequieta tra smart working, faccende domestiche e facendo i genitori full time. Quest’ultimo aspetto ci permette di avere uno sguardo “zoomato” della vita dei piccoli compagni di quotidianità: i nostri figli.
Se pur il mondo sembra essersi fermato, invece i bambini continuano la loro vita giocando, facendo i compiti e…crescendo.
La sintomatologia dei disturbi della vista in età pediatrica è quasi sempre silente (raramente un bambino riferisce di non vedere bene o di avere fastidi oculari), però diversi atteggiamenti ci danno segnali ben precisi di una sofferenza oculare.
Uno dei tanti campanelli d’allarme è la chiusura di un occhio per cercare di mettere a fuoco meglio l’immagine : spontaneamente il bambino chiude l’occhio da cui non vede bene per semplificare la sua attività!
Importante, quindi, fare attenzione a piccoli nuovi atteggiamenti che potrebbero instaurarsi nei nostri figli da un giorno all’altro. Ad esempio se si strofina spesso gli occhi, se rifiuta l’uso dei suoi occhiali da vista da sempre ben accettati, o se gli occhi tendono a non essere allineati fra loro, ma uno devia verso l’esterno o verso l’interno.
Anche il semplice mal di testa può essere causato da un’inefficienza del sistema visivo.
Nonostante la grande emergenza che stiamo vivendo, non sottovalutiamo quindi questi segnali, ma portiamo senza paura i nostri figli presso il centro oculistico più vicino, così da non aumentare la criticità di una realtà già di per se così complessa.