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Con procreazione assistita bimbi non nascono più sottopeso Ivi,meno dell'8% nel 2019,equiparato a gravidanza naturale

Scritto da Cybermed Junior
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images/external-images/900c1bed224d65f2d6fc64fcb4c3490f.jpgROMA, 4 MAR - Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)ogni anno nascono più di 20 milioni di bambini con un peso inferiore ai 2 chili e mezzo, la maggior parte nei Paesi in via di sviluppo. Se in passato la Procreazione medicalmente assistita (Pma) era associata alla nascita di bambini sottopeso, i dati emersi da un recente studio condotto da Ivi mostrano che per la prima volta dall'avvento della fecondazione in vitro (Fiv), ormai 40 anni fa, i bambini nati con la Pma presentano un peso del tutto simile a quelli concepiti naturalmente. "Abbiamo lavorato molto - evidenzia il professor Antonio Pellicer, presidente e cofondatore di Ivi- per invertire la percentuale dei bambini nati sottopeso ed equipararla a quella dei bimbi concepiti naturalmente.

Oggi possiamo affermare che, nel 2019, meno dell'8% dei bambini concepiti in Ivi sia nato sottopeso. Considerando che, secondo gli ultimi dati del 2017, la percentuale dei bambini nati sottopeso in seguito a gravidanze spontanee era del 7,8%, il risultato raggiunto è davvero promettente e consente di abbattere alcuni pregiudizi che sinora hanno gravato su questo settore di ricerca". Non tutti i neonati sottopeso sono prematuri. Si stima che il 3-5% dei nati a termine sia sottopeso o di altezza inferiore alla media, ma non vuol dire che subiranno uno sviluppo anormale. "In poco più di 15 anni- evidenzia Daniela Galliano, direttrice del Centro Ivi di Roma- abbiamo visto ridursi più del triplo il rischio di basso peso alla nascita per i bambini nati con Fiv. Questi dati rassicurano, dimostrando che la tecnica non viene più associata necessariamente alla nascita di gemelli prematuri, costretti a trascorrere le prime settimane di vita nell'unità neonatale".La riduzione del rischio, derivante dai progressi fatti nella ricerca negli ultimi vent'anni, è legata al trasferimento nell'utero materno di un singolo embrione (Set).Tale procedimento, adottato nelle cliniche Ivi,consente di ridurre drasticamente le gravidanze multiple, che negli ultimi dieci anni sono diminuite del 75%. Grazie al Set sono aumentate anche le possibilità di portare a termine la gestazione con successo.

 

https://www.federfarma.it/Edicola/Ansa-Salute-News/VisualizzaNews.aspx?type=Ansa&key=29366

 


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